Violinista e compositore. Concertista precoce, ammirato da Paganini, Schumann e Mendelssohn, visse lungamente all'estero, particolarmente in Germania (dal 1841 al 1845) e a Parigi (dal 1852 al 1863). Rientrato in patria, si dedicò alla composizione, adoperandosi anche, con iniziative concertistiche, alla rinascita della musica strumentale. Insegnò al conservatorio di Milano, di cui divenne direttore nel 1882 e dove ebbe allievi Catalani e Puccini. Compose l'opera Turanda, musica sinfonica e sinfonico-corale, cameristica (fra cui 6 quartetti e 1 quintetto), per violino (4 concerti, fra cui il Concerto militare, e molti pezzi virtuosistici, tra i quali la famosa Ridda dei folletti), liriche e romanze.